Soccorso Alpino di Belluno
Comunicati stampa
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Novembre 2005
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MUORE COLPITO DA UNA FUCILATA
Valle di Cadore (BL), 26-11-05
Stava tagliando legna per alimentare un fuoco, che aveva acceso a poca distanza dalla propria baita, quando è stato colpito da una fucilata. Per Luciano Cerutti, 56 anni di Valle di Cadore, non c'è stato niente da fare.
Il colpo è partito dal fucile di un cacciatore che stava seguendo le tracce di un cervo e, confondendo i movimenti dell'uomo, ha sparato. Resosi conto di quanto era accaduto, via radio ha immediatamente chiesto aiuto a valle e la chiamata è arrivata al 118 poco prima delle 10. Sul posto, forcella Duoize, nella frazione di Venas di Cadore, l'elicottero del Suem ha sbarcato, con un verricello di 25 metri, tecnico di elisoccorso ed il medico che ha potuto solamente constatare il decesso dell'uomo. Mentre l'elicottero, come da prassi, attendeva dopo essere atterrato in un prato sotto il paese, è stata chiamata una jeep del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, per provvedere al recupero della salma, e sono stati avvertiti i carabinieri per le procedure del caso. L'elicottero è stato fatto rientrare. Il medico ha atteso l'arrivo dei carabinieri e dei tecnici del Soccorso alpino e la salma è stata trasportata alla camera mortuoria.NESSUN ESITO NELLE RICERCHE DI MARIO COL
Tambre (BL), 20-11-05
Non hanno portato nessuna novità le ricerche condotte oggi da una novantina di volontari nell'area di Campon, dove lo scorso 3 ottobre è scomparso Mario Col, 73 anni di Vittorio Veneto. Il Soccorso alpino di Belluno, in collaborazione con il Gruppo di coordinamento Basso Cadore, Longaronese, Zoldano della Protezione civile aveva stabilito di effettuare una nuova grande battuta per tentare di trovare il corpo dell'uomo, sparito in Cansiglio, dove si trovava in cerca di funghi. Il figlio, presente oggi con altri famigliari dell'anziano, ha ricordato che il padre era solito frequentare la zona e che, di solito, non si avventurava in zone sconosciute. Lasciato il motorino nei pressi dell'abitazione di una parente, era abituato a girare per i boschi nei dintorni. Un'area in cui è facile smarrire le tracce dei sentieri. Questa mattina, quindi, circa 40 tecnici del Soccorso alpino delle Stazioni di Alpago, Longarone, Forno di Zoldo, Prealpi Trevigiane, più tre unità cinofile, 10 volontari dell'Ana e una quarantina della Protezione civile si sono suddivisi in squadre e hanno battuto al tappeto 11 fasce prossime a Campon: dalla Madonnina del Runal a Col Pianon, da La Banca alla Val Mattio, fino a Pian Osteria. Alla parte già indagata i giorni successivi alla scomparsa dell'uomo, comunque ripassata a setaccio, sono state aggiunte zone nuove. Le ricerche, cominciate alle 8, sono state interrotte alle 14.30, senza che fosse rinvenuta alcuna traccia di Mario Col. Alcuni rinvenimenti, una vecchia scarpa, una borsa e delle ossa (risultate essere di animali) non sono stati attribuibili in nessun modo all'uomo. La vasta operazione è senz'altro servita a rafforzare i rapporti di collaborazione tra Soccorso alpino - che sovraintende e coordina tutti gli enti nelle operazioni di soccorso in montagna e in ambiente ostile - e la protezione civile, impegnata spesso in interventi di ricerca persone scomparse.GRANDE BATTUTA DI RICERCA PER L'UOMO SCOMPARSO LO SCORSO ANNO
Tambre (BL), 19-11-05
Oltre 70 persone saranno impegnate, a partire dalle 8 di domani mattina, nella ricerca del corpo di Mario Col, il settantatreenne di Vittorio Veneto scomparso il 3 ottobre dello scorso anno in Cansiglio, dove si trovava in cerca di funghi. La nuova battuta è stata voluta dal Soccorso alpino e dal Gruppo di coordinamento Basso Cadore, Longaronese, Zoldano della Protezione civile. Le ricerche, dirette dalla Stazione del Soccorso alpino di Longarone, e dai coordinatori Mariano De Mattia, Angelo De Vich e Claudio Bolzan, coinvolgeranno una ventina di tecnici delle Stazioni del Soccorso alpino di Longarone, Alpago, Valle di Zoldo e Prealpi Trevigiane, con le unità cinofile, e 50 rappresentanti della protezione civile. Il campo base sarà installato in località Campon, dove, nei pressi di un'abitazione, venne ritrovato il motorino dell'uomo. Mario Col era partito in mattinata diretto in Cansiglio. Per il suo mancato rientro, l'allarme era scattato la sera stessa. Le squadre del Socorso alpino hanno cominciato le sue ricerche già in serata, proseguendo per tutta la notte e per i giorni seguenti, fino a giovedì, senza alcun esito. Successivamente, in altre due occasioni, furono verificate delle segnalazioni, ma non venne trovato alcun riscontro.
Domani verrà ripercorsa a tappeto tutta l'area già indagata nel 2004, suddivisa in 9 settori assegnati ad altrettante squadre, alla quale verranno aggiunte nuove zone, dal comune di Tambre al comune di Farra d'Alpago.
ESERCITAZIONE IN NOTTURNA PER LA STAZIONE DEL DEL CENTRO CADORE
Domegge di Cadore (BL), 15-11-05
Si è svolta ieri sera, dalle 20 alle 23, un'esercitazione notturna della Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore. Una squadra di dieci tecnici ha simulato sulla parete della falesia di Vallesella il recupero di un alpinista caduto durante una scalata. Dopo aver risalito la parete, la squadra ha attrezzato la calata con imbarellamento nel vuoto dell'ipotetico ferito. La manovra, coadiuvata dalle foto elettriche del locale gruppo antincendi boschivi e dalle lampade frontali dei tecnici, ha assunto una particolare spettacolarità per l'ambiente severo in cui si svolgevano le operazioni. Queste periodiche esercitazioni sono indispensabili per mantenere costantemente adeguato il livello dei soccorritori, spesso chiamati ad intervenire in situazioni molto pericolose. Confidando nella presenza della neve, il prossimo mese verranno messe in pratica altre metodologie operative come la ricerca di persone travolte da valanghe, il soccorso su cascate di ghiaccio e, in collaborazione con altre stazioni, l'evacuazione di impianti a fune (seggiovie, funivie). Quest'anno, fino ad oggi, gli interventi che hanno coinvolto i tecnici della Stazione del Centro Cadore sono stati 17.
Hanno riguardato ricerche persone disperse, soccorsi per incidenti stradali in ambienti ostili e il recupero di escursionisti e alpinisti in difficoltà.Nella foto, un momento di addestramento della Stazione del Centro Cadore
RITROVATO IL CORPO DEL RAGAZZO SCOMPARSO AD OTTOBRE
Comelico Superiore (BL), 12-11-05
Era scomparso da casa attorno al 10 ottobre scorso, senza far più avere notizie di sé. Simone Carbogno, poco più che ventenne, di Dosoledo, era stato successivamente segnalato a Verona e anche fuori dai confini italiani, in Germania, senza però fosse mai trovato alcun riscontro e senza che fosse chiesto l'intervento del Soccorso alpino per la sua eventuale ricerca. Oggi, attorno a mezzogiorno, due passanti ne hanno intravisto il corpo nell'acqua, sotto l'abitato di Padola, a poche centinaia di metri da dove viveva il ragazzo. Si trovava in corrispondenza della vecchia chiusa, la Stua, in un punto difficile da raggiungere, chiuso tra due pareti di roccia. Sul posto è sopraggiunta una squadra di due tecnici del Soccorso alpino della Stazione della Val Comelico, con due rappresentanti della Guardia di finanza di Auronzo. I soccorritori si sono calati preparando gli ancoraggi per poi cercare di sollevarlo dall'alto.
L'operazione si è dimostrata molto complicata ed i tecnici hanno quindi deciso di trasportare la salma sulla sponda opposta del torrente Padola, dove è stata recuperata per essere poi condotta alla camera mortuoria.
ESCURSIONISTA SCIVOLA DA UNA FERRATA
Forno di Zoldo (BL), 12-11-05
Stava percorrendo con alcuni amici la via attrezzata che porta al rifugio Sora al Sass, nel gruppo del Mezzodì, quando è scivolato, rotolando per decine di metri tra le rocce e i cespugli. A.P., circa trenta anni, di Treviso, era attrezzato con imbrago e moschettoni, ma in quel momento non era legato alla corda della ferratina. I suoi compagni hanno allertato il Suem 118 attorno a mezzogiorno. L'elicottero di Pieve di Cadore ha imbarcato due tecnici della Stazione del Soccorso alpino della Valle di Zoldo dalla piazzola di Campo, perchè aiutassero l'equipaggio nell'avvicinamento e nelle procedure di recupero del ferito.
Raggiunto il punto dell'incidente, medico e tecnico di elisoccorso prima, e i due tecnici in seguito, sono stati calati utilizzando un verricello di circa 10 metri. Più in basso altri soccorritori si occupavano del ponte radio per facilitare le manovre. L'uomo è stato medicato, imbarellato e sollevato, con il medico ed il tecnico di elisoccorso, con un gancio baricentrico di 25 metri. Imbarcato sull'elicottero, è stato poi trasportato all'ospedale di Belluno, con sospetti politraumi.
RITROVATO RAGAZZO DISPERSO A CORTINA
Cortina (BL), 05-11-05
E' stato ritrovato nel pomeriggio il ragazzo scomparso dalla propria casa ieri pomeriggio. La richiesta di intervento al Soccorso alpino è arrivata solo oggi alle 14.30 e subito una cinquantina di tecnici del Sococrso alpino delle Stazioni di Cortina, San Vito di Cadore e Auronzo, più i carabinieri e la Guardia di finanza sono partiti in direzione della zona che da Pian da Lago va verso Ronchi, mentre venivano allertate anche le unità cinofile di Belluno e della Pusteria. Fortunatamente dopo circa un'ora il giovane è stato individuato vicino ad una zona boschiva. Bagnato fradicio e allo stremo delle forze, dopo una notte all'addiaccio, è stato visitato dal medico e accompagnato all'ambulanza che lo ha trasportato all'ospedale per accertamenti.SENZA ESITO LA RICERCA DI HELMUT ULLRICH
Perarolo di Cadore (BL), 05-11-05
Si è conclusa senza alcuna novità la ricerca dell'anziano turista tedesco scomparso il 25 agosto da Caralte. Questa mattina, a partire dalle 7.30, 40 tecnici del Soccorso alpino delle Stazioni di Pieve di Cadore, Belluno, Longarone, Val Comelico, San Vito di Cadore e Cortina, più alcuni rappresentanti della Guardia di finanza, hanno nuovamente perlustrato la zona in cui l'uomo è scomparso quest'estate. Helmut Ullrich, 73 anni, si era allontanato dalla moglie attorno alle 17, mentre si trovavano nei pressi del cimitero di Caralte, senza far più rientro nella casa che i coniugi da anni raggiungono durante le vacanze. Nei tre giorni successivi, le ricerche hanno coinvolto un elevato numero di persone, più le unità cinofile, che hanno perlustrato ripetutamente una vasta area del comune di Perarolo, verificando anche segnalazioni nei comuni limitrofi, senza però trovare alcuna traccia dell'uomo.
Oggi, quindi, un ultimo tentativo. Nei giorni scorsi è stata studiata l'area interessata dalle prime battute, per far emergere possibili zone da ripetere o nuovi luoghi da verificare.
Dove potevano sussistere anche solo lievi dubbi, i tecnici hanno percorso a rastrello e a vista interi tratti. Il perimetro attorno al cimitero, soprattutto il punto in cui i cani da traccia avevano segnalato la presenza dell'uomo, è stato ripercorso interamente. E' stata controllata anche parte della pista ciclabile nel comune di Valle di Cadore, verso La Clusa, come pure ampie zone di Venas. Purtroppo non è emerso niente di nuovo e la ricerca, interrotta alle 14.30, riprenderà per il Soccorso alpino solo qualora vi fossero nuove segnalazioni.
RITROVATO ESCURSIONISTA DISPERSO
San Tomaso Agordino (BL), 04-11-05
E' uscito per un'escursione sotto la cima Sasso Bianco, ma si è attardato e avvicinandosi la sera, sprovvisto di luce per illuminare il sentiero e avendo perso l'orientamento, ha chiamato il Suem 118, attorno alle 16.30.
Una squadra di 6 tecnici della Stazione del Soccorso alpino della Val Biois si è subito diretta verso il luogo, mantendosi in contatto telefonico con l'uomo. U.P. 59 anni di Rimini, è stato guidato dalla zona in cui si trovava fino al rifugio Sasso Bianco. Raggiunta con la jeep località Piaia, la squadra ha proseguito a piedi per circa 50 minuti, fino al rifugio dove si trovava l'escursionista. L'uomo è poi stato accompagnato fino alla macchina parcheggiata a Piaia.ALTO BELLUNESE E CARNIA SI ESERCITANO ASSIEME
Comelico Superiore (BL), 04-11-05
Il gruppo del Popera è stato lo scenario in cui si è recentemente svolta la prima esercitazione tra le Stazioni del Soccorso alpino di Val Comelico, Sappada e Forni Avoltri. Le squadre delle due regioni intervengono autonomamente nei rispettivi ambiti territoriali, quando si tratta di operazioni di recupero di persone in difficoltà, escursionisti o alpinisti, ma spesso si trovano a collaborare nella ricerca di dispersi, uno degli interventi più impegnativi per i soccorritori, perchè richiede il dispiegamento di un gran numero di uomini, a volte anche per più giorni.
L'esercitazione è stato, quindi, un momento di incontro e confronto sulle diverse tecniche e metodologie utilizzate in parete, ma anche un ulteriore approfondimento della reciproca conoscenza. Alle spalle del rifugio Lunelli, sulla parete del creston Popera, circa 150 metri di sviluppo, sono stati simulati tre interventi di recupero feriti parallelamente.
Una trentina di tecnici, ed il materiale necessario, sono stati trasportati in quota dall'elicottero. Suddivisi in tre squadre di 10, si sono calati fino al punto dove si trovavano i figuranti, li hanno imbarellati e portati fino alla base.
"La Stazione dei Forni Avoltri è formata da 5 squadre e copre tutto il territorio della Carnia", spiega il capo-stazione Claudio Francescatto, "sono 62 volontari e ogni capo-squadra è quasi come il capo delle Stazioni bellunesi. Effettuiamo una cinquantina di interventi circa all'anno. Quando si tratta di ricerche di persone disperse può esserci il bisogno dell'aiuto delle stazioni limitrofe, per coprire entrambi i versanti. La Scuola nazionale ha uniformato le tecniche operative, ma questo incontro serve anche per conoscersi e per aumentare l'affiatamento tra chi si trova a lavorare assieme. E' stata l'occasione per provare un mezzo aereo diverso da quello impiegato da noi, per verificare le tecniche di recupero e parlare delle nuove tecnologie informatiche usate nelle ricerche". Quest'anno è stato molto impegnativo per la Stazione di Sappada, con un aumento notevole degli interventi - 25 - rispetto al precedente: "Più che raddoppiati rispetto al 2004. Ci sono state soprattutto più ricerche persone. La causa principale delle chiamate è la superficialità. Nella scelta dell'abbigliamento, nella disinformazione rispetto al luogo dove si è diretti e nei confronti dell'andamento meteo", interviene Rodolfo Selenati, della Stazione di Sappada.
La Stazione della Val Comelico, che auspica possano ripetersi situazioni di interscambio come questa, sta concludendo l'anno con 17 interventi.
Nelle foto due momenti dell'esercitazione
FALSO ALLARME PER UN PIPER PRECIPITATO
Lozzo di Cadore (BL), 04-11-05
E' probabilmente stato il boato di un potente aereo che volava a bassa quota a far scattare l'allarme per la presunta caduta di un Piper. La segnalazione è arrivata questa mattina alle 10. Una squadra di 12 tecnici della Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore ha effettuato un sopralluogo nella zona di Mizoi, vicino a pian dei Buoi, mentre l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore effettuava una perlustrazione.
Poco dopo è arrivata la conferma che si trattava di un falso allarme.
CACCIATORE SCIVOLA LUNGO UN GHIAIONE
Quero (BL), 02-11-05
E' scivolato per decine di metri lungo un ghiaione della val di Prada che si affaccia sulla valle di Schievenin, a circa 850 metri di quota. Un cacciatore di Quero, E.D.G., di 56 anni, ha cominciato a chiedera aiuto a voce - la zona non ha alcuna copertura - ed è stato sentito da un passante che ha dato l'allarme. Verso le 10, mentre le squadre della Stazione del Soccorso alpino di Feltre si avvicinavano alla zona dell'infortunio, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato. Raggiunto, l'uomo è stato imbarcato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 10 metri, per essere trasportato all'ospedale di Feltre, con un sospetto trauma ad un arto inferiore.