Soccorso Alpino di Belluno
Comunicati stampa
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Luglio, Giugno, Maggio 2009
PADRE E FIGLIO MUOIONO IN MONTAGNA TRA VENETO E FRIULI
Tambre (BL), 30-07-09
Padre e figlio sono precipitati ieri in montagna perdendo la vita nel gruppo del monte Cavallo, tra le province di Belluno e Pordenone. Ieri sera attorno alle 22.30 è scattato l'allarme per la ricerca di due persone uscite in mattinata per un escursione al rifugio Semenza nel Bellunese e mai più rientrate. Ad allertare i soccorritori la moglie di S.D.C., 41 anni, di Godega di Sant'Urbano (TV), preoccupata per il prolungato silenzio del marito, partito per una camminata con il figlio S. di 9 anni. Le squadre del Soccorso alpino dell'Alpago hanno subito rinvenuto l'auto dell'uomo parcheggiata in località Col Indes, dove è stato allestito il campo base, e hanno iniziato a perlustrare la val Salatis e l'area attorno al rifugio Semenza. Contestualmente sono state allertate anche le squadre del Soccorso alpino di Pordenone, dal momento che i sentieri toccano entrambe le province. Padre e figlio erano diretti al rifugio Semenza, raggiunto ieri attorno alle 13.30 come da testimonianza raccolta, per poi proseguire verso il monte Cavallo. Una trentina di soccorritori hanno quindi cercato nelle zone indicate tutta la notte, salvo un'ora di pausa, mentre si preparavano a intervenire all'alba altre 3 Stazioni, con unità cinofile e l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore per una ricognizione dall'alto. Poco prima delle 6, la notizia del rinvenimento dei corpi senza vita. I soccorritori hanno individuato le salme in Val dei Sughet, nel comune di Aviano, nel gruppo del monte Cavallo e Palantina. Non si conoscono le dinamiche dell'incidente, padre e figlio sono sicuramente scivolati dal sentiero, precipitando per una quarantina di metri, e rotolati per altrettanti sul ghiaione. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha trasportato in quota tecnici e personale medico, che ha solamente potuto constatare il decesso. Una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione, le salme sono state ricomposte, imbarellate e recuperate con un gancio baricentrico di 15 metri, per essere trasportate fino al carro funebre.
SOCCORSO UOMO COLTO DA MALORE
Farra d'Alpago (BL), 29-07-09
Si è sentito poco bene mentre si trovava in una casera in località Poiatte ed è stato necessario l'intervento del Soccorso alpino dell'Alpago in supporto all'ambulanza del 118. L'uomo colto da malore, G.C., 64 anni, di Farra d'Alpago, è stato raggiunto dopo le 18.30 da una squadra di soccorritori, poichè la strada per arrivare all'edificio non era percorribile con i mezzi. Imbarellato, è stato trasportato a piedi fino all'ambulanza che lo ha poi accompagnato all'ospedale di Belluno, per gli accertamenti del caso.SOCCORSO ALPINISTA IN MARMOLADA
Rocca Pietore (BL), 29-07-09
Un alpinista sloveno, A.J., 21 anni, di Lubiana, è volato mentre scalava la via Tempi moderni sulla parete sud della Marmolada. Il ragazzo, che con il compagno di cordata è riuscito a calarsi fino alla base, è stato recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e trasportato all'ospedale di Agordo per le contusioni riportate nella caduta.SOCCORSO AL RIFUGIO VANDELLI
Cortina d'Ampezzo (BL), 17-07-09
Un'escursionista svizzera, A.V.A., 46 anni, è scivolata sul sentiero che conduce al rifugio Vandelli, nel gruppo del Sorapiss, e ha sbattuto la testa. Il suo compagno l'ha portata a spalla fino all'edificio da dove è partito l'allarme. Sul posto, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato il medico che ha visitato la donna, poi trasportata all'ospedale di Belluno con un sospetto trauma cranico.SCIVOLA SUL SENTIERO
Livinallongo del Col di Lana (BL), 17-07-09
Un escursionista di Ferrara, F.M., 58 anni, è scivolato sul sentiero 23, il giro ad anello che circonda il gruppo dei Settsass, e non si è più sentito in grado di proseguire autonomamente. L'elicottero del Suem, atterrato nelle vicinanze, lo ha imbarcato e trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore per gli accertamenti del caso.DUE INFORTUNI DURANTE L'ESERCITAZIONE DEGLI ALPINI
Cortina d'Ampezzo (BL), 16-07-09
Mentre stavano scalando la via Mirco Speciale sul Lagazuoi durante un'esercitazione, due alpini sono rimasti feriti. Il primo è volato procurandosi un trauma al volto, il secondo, che seguiva più in basso con un'altra cordata, è stato colpito a una gamba da un sasso staccatosi dall'alto. I due alpini, A.S., 36 anni di Verona, e G.I., 43 anni, di Aosta, sono stati recuperati dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore utilizzando un verricello, con l'aiuto di un tecnico della Stazione del Soccorso alpino di Cortina, e trasportati all'ospedale di Belluno.CADE SCENDENDO DALLA SEGGIOVIA
Cortina d'Ampezzo (BL), 16-07-09
Scendendo dalla seggiovia che porta al rifugio Scoiattoli sotto le Cinque Torri, una donna di Roma, C.D., 64 anni, è caduta ferendosi a una gamba. L'infortunata è stata recuperata dall'eliambulanza e trasportata all'ospedale di Cortina.SCIVOLA SOTTO LE TRE CIME DI LAVAREDO
Auronzo di Cadore (BL), 16-07-09
Un'escursionista tedesca, K.R., 56 anni, è scivolata sulla strada che dal parcheggio porta al rifugio Auronzo, procurandosi la sospetta frattura della gamba. Soccorsa dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, è stata imbarcata e trasportata fino all'ambulanza che l'ha poi condotta all'ospedale di Cortina.MALORE SOTTO IL PIZ BOE'
Livinallongo del Col di Lana (BL), 11-07-09
Un escursionista di Mantova, M.G., 51 anni, si è sentito male mentre stava percorrendo il sentiero 638 sotto il Piz Boè, sul versante di Arabba. Imbarcato dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites, è stato poi accompagnato dall'ambulanza all'ospedale di Corvara per gli accertamenti del caso. Il soccorso alpino di Livinallongo era pronto a partire in supporto all'eliambulanza se necessario.SCIVOLA SUL SENTIERO
Sappada (BL), 11-07-09
I soccorritori della Stazione di Sappada sono invece andati in aiuto di un'escursionista di Modena, L.M., 66 anni, che con il figlio stava percorrendo il sentiero 135 dai laghi d'Olbe verso Sappada. La donna, giunta in località Gosse all'arrivo delle seggiovie di Sappada 2000, era scivolata procurandosi la spospetta frattura di una gamba. La squadra la ha imbarellata, per poi trasportarla in jeep fino all'ambulanza.CADE CON LA MOTO SUL GRAPPA
Fonzaso (BL), 11-07-09
Scendendo dal monte Grappa con altri motociclisti, un uomo di Albignasego (PD), A.S., 59 anni, è uscito di strada con la moto, rotolando sul pendio tra due tornanti. Una squadra del Soccorso alpino di Feltre è quindi intervenuta in suo aiuto. L'infortunato è stato immobilizzato e calato fino alla strada sottostante, poco distante dall'abitato di Cauppo, dove attendeva l'ambulanza per condurlo all'ospedale. L'uomo era cosciente, ma lamentava dolori in diverse parti del corpo.ESCONO DI STRADA CON LA MACCHINA
Agordo (BL), 11-07-09
Rientrando con la macchina da malga Framont, padre e figlio hanno perso il controllo del mezzo, finendo fuoristrada in una scarpata. Sul posto anche una squadra del Soccorso alpino di Agordo, che ha aiutato a imbarellare e trasportare sulla strada il padre rimasto ferito, G.S., 56 anni, di Taibon Agordino. L'uomo, caricato in ambulanza, è stato accompagnato all'ospedale di Belluno, a causa di probabili politraumi, mentre il figlio è stato affidato alle cure del pronto soccorso di Agordo per le contusioni riportate nell''urto.SCIVOLA PER TRENTA METRI IN UN CANALE
Longarone (BL), 11-07-09
Diretto alla cima del monte Pelf con un amico, un escursionista di Como, W.Q., 61 anni, è scivolato per una trentina di metri ed è stato soccorso dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. I due uomini, partiti in mattinata, avevano sbagliato itinenario e anzichè percorrere il sentiero classico di risalita, si erano ritrovati su quello più impegnativo del Sass de Mel, dove è avvenuto l'incidente. Dopo averli individuati, l'eliambulanza ha sbarcato medico e tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, per andare poi a caricare un soccorritore della Stazione di Longarone di aiuto nelle manovre di recupero. L'infortunato è stato imbarellato e imbarcato con un verricello, per essere trasportato all'ospedale di Belluno, con un sospetto trauma cranico e diverse contusioni.ESCURSIONISTA COLTO DA MALORE NELLA NOTTE
Canale d'Agordo (BL), 09-07-09
Partito con un gruppo di amici per passare la notte a malga Valbona in val di Gares, un ragazzo a tarda sera si è sentito poco bene. I suoi compagni hanno quindi allertato il 118, che alle 23.30 circa ha richiesto l'intervento di una squadra del Soccorso alpino della Val Biois. I tecnici - tra di loro anche il medico della Stazione - hanno raggiunto l'edificio e il giovane è stato visitato. Constatato che si trattava di stanchezza, il ragazzo è stato riaccompagnato a valle dai soccorritori.MUORE COLTO DA MALORE
Lentiai (BL), 06-07-09
Si è sentito male mentre con un gruppo di persone si trovava a casera Palon, sul monte Garda, e a nulla sono valse le manovre di rianimazione. E' morto colpito da un malore attorno all'una A.M., 74 anni, di Marziai (BL), che questa mattina era partito con alcuni amici per raggiungere la casera, situata tra malga Garda e Marziai. Il personale sanitario dell'elicottero del Suem giunto subito dopo l'allertamento ha tentato invano di rianimare l'uomo e il medico non ha potuto altro che constatarne il decesso. Una squadra del Soccorso alpino della Stazione di Feltre, ricomposta la salma, l'ha trasportata a valle per affidarla al carro funebre.SOCCORSI ESCURSIONISTI SUL PELMO
Borca di Cadore (BL), 04-07-09
Tre escursionisti trevigiani, due ragazzi e una ragazza, che stavano effettuando il giro del Pelmo sono stati soccorsi dall'eliambulanza del Suem perchè non erano più in grado di proseguire. Partiti da passo Staulanza, superato il rifugio Venezia, stavano scendendo dalla forcella Val d'Arcia, quando si sono trovati in difficoltà, stanchi e affaticati. Imbarcati con l'utilizzo del verricello, sono stati trasportati al rifugio Città di Fiume.ALPINISTA SOCCORSA IN PARETE
Cortina d'Ampezzo (BL), 03-07-09
Un'alpinista austriaca, H.L., 56 anni, è volata per una decina di metri, mentre, prima di cordata, stava scalando il pilastro del Col dei Bos. L'allarme è stato lanciato attorno a mezzogiorno da alcuni rocciatori che avevano assistito all'incidente. Sul posto l'eliambulanza del Suem ha sbarcato in parete tecnico del Soccorso alpino e medico verricellandoli, per poi andare a imbarcare due soccorritori della Stazione di Cortina per aiutare l'equipaggio nelle operazioni. La donna è stata imbarellata e recuperata utilizzando un gancio baricentrico di 15 metri, per essere poi trasportata all'ospedale di Belluno in seguito ai traumi riportati.SCIVOLA E SI FERISCE
Auronzo di Cadore (BL), 02-07-09
Percorrendo la valle delle Baracche verso il Cristallino di Misurina in compagnia di amici, un escursionista di Prato, G.M., 40 anni, è scivolato finendo tra la roccia e la neve. Soccorso dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, l'infortunato è stato imbarcato dal tecnico del Soccorso alpino con un verricello, per essere trasportato all'ospedale di Belluno con un sospetto trauma alla gamba.SOCCORSI ESCURSIONISTI IN DIFFICOLTA'
Auronzo di Cadore (BL), 02-07-09
Una coppia di escursionisti tedeschi, J.B., 29 anni, lei, M.S., 35 anni, lui, si sono trovati in difficoltà mentre salivano il ripido ghiaione che porta al bivacco De Toni, posto sotto la forcella dell'Agnello a 2.578 metri di altitudine, e impauriti hanno chiesto aiuto. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore li ha individuati e, dopo averli raggiunti, li ha recuperati utilizzando un verricello di 7 metri. I due sono stati quindi riaccompagnati al rifuguio Carducci, da dove avevano intrapreso l'escursione.SCIVOLA E SBATTE LA TESTA
Sappada (BL), 01-07-09
Un ragazzino di Padova, L.B., 10 anni, è scivolato mentre scendeva dalle scalette di ferro che conducono all'orrido dell'Acquatona, sbattendo la testa. Alcuni escursionisti presenti sul posto lo hanno subito aiutato e accompagnato fino al sentiero, dove una squadra del Soccorso alpino di Sappada, sopraggiunta nel frattempo, lo ha caricato sulla jeep per condurlo fino all'ambulanza. Il ragazzo è quindi stato trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore.GENERALITA' ALPINISTI AUSTRIACI
Cortina d'Ampezzo (BL), 30-06-09
E' stato trasportato nella cella mortuaria di Cortina d'Ampezzo il corpo senza vita di Baldur Ebner, 65 anni, residente a Innsbruck, l'alpinista austriaco morto dopo essere precipitato dal Becco di Mezzodì oggi attorno all'una. E' invece ricoverato all'ospedale di Belluno l'amico che con lui stava scalando, G.H., 65 anni, residente a Rum. Alle operazioni di recupero hanno preso parte le squadre del Soccorso alpino di Cortina, mentre un finanziere elitrasportato ha seguito le procedure d'ufficio.RECUPERATO IL CORPO DELL'ALPINISTA PRECIPITATO
Cortina d'Ampezzo (BL), 30-06-09
E' stato recuperato con un gancio baricentrico di 50 metri il corpo senza vita dell'alpinista austriaco precipitato attorno all'una dalla cresta del Becco di Mezzodì, gruppo della Croda da Lago, che stava scalando con un amico rimasto invece ferito. La salma, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, è stata trasportata fino alla piazzola del rifugio Palmieri dove attendeva la jeep del Soccorso alpino di Cortina per condurla a valle. Sulla dinamica dell'incidente per ora solo supposizioni. Di certo c'è che i due alpinisti, dei quali non sono ancora note le generalità, si trovavano nel tratto sommitale della via normale, slegati nel punto della cresta da superare a piedi prima delle calate che partono dal pilastro. La discesa si effettua dal versante a sud, nel versante a nord c'è un canale scosceso, con ripidi salti di roccia innevati, ed è da quella parte che i due amici sono precipitati, a circa 2.300 metri di altitudine, 300 metri sotto la cima. Dai primi accertamenti pare che uno di loro sia scivolato, trascinando l'altro, fermo più in basso, nella caduta. L'allarme è arrivato dall'Austria, dopo una chiamata dell'alpinista ferito, bloccato in un affossamento nella neve, senza riuscire a vedere il compagno. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, individuati i due scalatori, ha sbarcato il personale di bordo con un verricello di 50 metri e il tecnico del Soccorso alpino ha subito recuperato l'infortunato, che è stato trasportato all'ospedale di Belluno in stato di ipotermia e con diversi traumi sul corpo. Successivamente l'eliambulanza è tornata sul luogo dell'incidente. La salma del secondo alpinista si trovava a una decina di metri di distanza dal primo. L'uomo, dopo essere scivolato per una trentina di metri sulla neve, ha perso la vita per i traumi dovuti all'urto sulla la roccia contro cui si è fermato.MUORE ALPINISTA SUL BECCO DI MEZZODI'
Cortina d'Ampezzo (BL), 30-06-09
Due alpinisti, probabilmente austriaci, sono precipitati durante la scalata del Becco di Mezzodì, gruppo della Croda da Lago. Uno ha perso la vita e l'altro si è ferito. L'infortunato, imbarcato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, è stato trasportato all'ospedale di Belluno. I tecnici del Soccorso alpino di Cortina e l'eliambulanza stanno ora procedendo al recupero del corpo senza vita del compagno.ESCURSIONISTI BLOCCATI IN UN CANALE
Cortina d'Ampezzo (BL), 24-06-09
Tre escursionisti inglesi stavano scendendo dalla ferrata di Punta Anna, quando due di loro sono rimasti bloccati tra le rocce in un canalino innevato fuori via. Il loro compagno è invece riuscito a completare il percorso e a chiedere aiuto. I due, M.B., 27 anni, e D.M., 26 anni, sono stati raggiunti dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Imbarcati dal tecnico del Soccorso alpino di bordo utilizzando un verricello di 10 metri, sono stati trasportati a valle.BIMBA SCIVOLA SUL SENTIERO
Seren del Grappa (BL), 24-06-09
Stava giocando con un gruppo di amici, quando è scivolata sul sentiero, ruzzolando per qualche metro. Una bambina di 9 anni, M.L., di Torino, che si trovava nel Centro ambientale didattico di malga Valpore, ha sbattuto la testa a terra ferendosi. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, allertato attorno alle 15, ha imbarcato un tecnico del Soccorso alpino della Stazione di Feltre per aiutare l'equipaggio nelle operazioni di recupero e si è diretto verso la struttura. La bambina è stata visitata dal medico di bordo e imbarcata per essere trasportata a Treviso, per un possibile trauma cranico.TURISTA COLTO DA MALORE
Cortina d'Ampezzo (BL), 23-06-07
Un turista olandese, J.V.V., 55 anni, è stato colto da leggero malore mentre stava risalendo il sentiero che porta al Lagazuoi dal versante nord. Viste le cattive condizioni del tempo, una squadra del Soccorso alpino di Cortina è partita per raggiungere l'uomo a piedi, poco dopo le 17. Nel frattempo la nebbia si è diradata e l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è potuto decollare, imbarcando in hovering l'escursionista che è stato accompagnato all'ospedale di Pieve di Cadore per gli accertamenti del caso.RECUPERATE TUTTE LE MUCCHE SCAPPATE DA MALGA PALUGHETTO
Longarone (BL), 23-06-09
E' terminato poco prima delle 19 l'intervento di recupero delle mucche scappate la scorsa settimana da malga Palughetto, in Cajada. Le squadre del Soccorso alpino di Longarone e Alpago hanno permesso che le manovre lungo la frana dove si erano raggruppate le bestie avvenissero in sicurezza. Sotto la pioggia, alla presenza degli agenti della Polizia provinciale, del veterinario e di due volontari di Protezione civile, gli animali sono stati sedati, bloccati da una rete e trasportati alla malga con l'elicottero dell'Air service center utilizzando il gancio baricentrico. Sono state recuperate 7 mucche vive, più una ottava morta nella caduta. Nel fine settimana alcuni soccorritori avevano effettuato un sopralluogo per verificare che gli animali stessero bene.MUORE PRECIPITANDO IN UNA FORRA
Lamon (BL), 22-06-09
Uscito ieri in cerca di funghi, è morto precipitando in una profonda forra nel bosco. P.M., 53 anni, di Lamon (BL), era partito da casa per dirigersi nei boschi sotto località Costa di Lamon, senza più fare ritorno.
A sera, non vedendolo rientrare, i famigliari e gli amici hanno iniziato a cercarlo, finchè attorno a mezzanotte hanno chiesto l'intervento del Soccorso alpino.
Una squadra della Stazione di Feltre ha iniziato a perlustrare la zona, compresa la stretta gola disegnata dal rio Valmaggiore.
Nella notte i soccorritori si sono calati nella forra e, vicino a una vasca naturale piena d'acqua, hanno visto affiorare il sacchetto di plastica che conteneva i funghi. Illuminando con le torce la superficie, hanno individuato sommerso il corpo senza vita dell'uomo. Dopo averlo portato fuori dal torrente, ne è stato constatato il decesso. Poichè era impensabile recuperarlo al buio, in una zona pericolosa, le squadre hanno atteso le prime luci del giorno e questa mattina in sei sono tornati nel punto del ritrovamento. Il luogo stretto e la fitta vegetazione hanno impedito l'intervento dell'elicottero. I soccorritori sono quindi scesi a valle trasportando la barella lungo la forra, fino a raggiungere il ponte di Arina, dove la salma è stata affidata al carro funebre, perchè la accompagnasse nella cella mortuaria di Feltre.
L'uomo, il giorno prima, è probabilmente scivolato molto più a monte ed è stato trascinato dall'acqua del torrente, fino a fermarsi nel luogo dove è stato rinvenuto, sotto una cascata verticale di una quindicina di metri.RECUPERATE 20 DELLE MUCCHE FUGGITE DA MALGA PALUGHETTO
Longarone (BL), 19_06-09
Sono state riportate nel loro recinto 20 mucche della mandria scappata due giorni fa da malga Palughetto in Cajada. Oggi due squadre del Soccorso alpino di Longarone hanno aiutato gli agenti della Polizia provinciale e del Corpo forestale dello Stato nelle operazioni di avvicinamento e recupero. Gli animali finiti lungo la frana non distante dalla malga, sono stati prima sedati, poi assicurati e trasportati con un verricello dall'elicottero dell'Air service center. Recuperate anche il bestiame deceduto, un apio di capi. Nei prossimi giorni verrà completato il recupero delle altre mucche, una decina, che al momento si trovano in una zona con acqua e foraggio.
ALPINISTA SOCCORSO SULLA TOFANA DI ROZES
Cortina d'Ampezzo (BL), 17-06-09
Un alpinista della Val di Fassa, P.B., 49 anni, si è ferito alla caviglia all'uscita del primo spigolo della Tofana di Rozes ed è stato recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. L'allarme è scattato poco dopo le 14 e anche una squadra del Soccorso alpino di Cortina ha raggiunto il rifugio Dibona, poichè la presenza di nebbia poteva ostacolare le operazioni. Imbarcato in hovering, l'infortunato è stato trasportato a valle e affidato ai soccorritori che lo hanno accompagnato in jeep all'ospedale di Cortina.A TUTTI I FREQUENTATORI DELLA MONTAGNA: ATTENZIONE DOVE C'E' ANCORA NEVE
Belluno, 17-06-09
In seguito alle eccezionali precipitazioni nevose dei mesi scorsi, accumuli di neve persistono in modo importante su gran parte delle Dolomiti, alle quote più alte ma, in talune esposizioni, anche alle quote medie. "Per chi si accinge ad effettuare salite alpinistiche oppure a percorrere vie ferrate, sentieri attrezzati o qualsiasi sentiero di qualsivoglia difficoltà, si consiglia di informarsi preventivamente e in modo serio sullo stato di percorribilità dei tracciati, nonché degli accessi e delle vie di ritorno, dotandosi dell'attrezzatura adeguata a percorrere in sicurezza gli itinerari scelti - premette il vicedelegato del Soccorso alpino bellunese Gianni Mezzomo - riguardo ai sentieri in genere, in molte situazioni, anche per lunghi tratti, segnavia e segnaletica varia ancora nascosti dalla spessa coltre nevosa possono rappresentare una difficoltà nell'individuare la giusta direzione da seguire o comunque dilatare i tempi di percorrenza". Sulle vie ferrate e sui sentieri attrezzati inoltre a essere ancora sommersi possono essere proprio le funi, i pioli, i fittoni, il che può rendere difficoltosa l'autoassicurazione alle attrezzature di sicurezza. "All'uscita delle vie di arrampicata c'è da prestare particolare attenzione al molto materiale detritico reso instabile dal movimento della neve e dall'azione di gelo e disgelo - continua Mezzomo - per lo stesso motivo occorre evitare di sostare a lungo alla base di pareti rocciose e all'interno di canaloni. Per l'attraversamento di canali e pendii innevati poi, anche se per brevi tratti, è necessario mettere in atto le opportune manovre di sicurezza per proteggersi da scivolate accidentali." Quindi corda, piccozza e ramponi, dovrebbero completare l'attrezzatura di quanti nelle prossime settimane vorranno frequentare le Dolomiti autonomamente o eventualmente scegliendo di farsi accompagnare dalle Guide alpine. "Vale poi sempre il buon senso e la scelta del 'tornare indietro' e rinunciare di fronte all'imprevisto e comunque prima di mettersi in situazioni pericolose, prestando particolare attenzione a non superare i propri e gli altrui limiti, tenendo conto dell'ambiente circostante e di tutte le variabili che lo compongono". conclude Gianni Mezzomo.MUORE COLPITA DA UNA SCARICA DI SASSI
Calalzo di Cadore (BL), 15-06-09
E' morta colpita da una scarica di sassi di fronte ai famigliari impotenti. Partita in mattinata con la famiglia per un'escursione alla cascata delle Pile e al rifugio Capanna degli alpini in val d'Oten, dopo l'una una giovane donna di Dolo (VE), E.B., 42 anni, era già sulla via del rientro. Camminava davanti ai parenti, tra i quali il marito e la figlioletta, lungo il sentiero a tratti attrezzato da passerelle in ferro, quando dalla parete si sono staccati dei sassi che l'hanno travolta. Subito è scattato l'allarme, ma il medico sbarcato poco dopo dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore non ha potuto che constatarne il decesso, dovuto a un grave trauma alla testa. Sul posto una squadra del Soccorso alpino della Stazione di Pieve di Cadore ha atteso il nulla osta per la rimozione della salma, che è stata ricomposta e trasportata in barella fino alla strada, per poi essere condotta alla cella mortuaria di Calalzo di Cadore.MUORE COLPITA DA UN SASSO
Calalzo di Cadore (BL), 15-06-09
Le squadre del Soccorso alpino di Pieve di Cadore stanno recuperando il corpo di una donna che ha perso la vita dopo essere stata colpita da un sasso, nei pressi della cascata delle Pile in val d'Oten.SOCCORSO PER UN MALORE SOTTO LA MOIAZZA
Zoldo Alto (BL), 13-06-09
Un escursionista di Villorba (TV), A.P., 46 anni, è stato colto da malore, mentre stava percorrendo il sentiero che conduce ai ruderi di casera Moiazza. Il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio dell'elicottero del Suem lo ha recuperato anche in questo caso con un verricello. L'uomo è quindi stato accompagnato all'ospedale di Belluno, per gli accertamenti del caso.CADE DURANTE UNA GITA DI SCIALPINISMO
Cortina d'Ampezzo (BL), 13-06-09
E' caduto al rientro da una gita di scialpinismo e si è rotto un braccio. E.M., 32 anni, di Crocetta del Montello (TV), questa mattina stava scendendo con alcuni compagni dalla normale alla Tofana di Rozes, quando è avvenuto l'incidente. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, allertata dai suoi amici, lo ha individuato e imbarcato utilizzando un verricello, per poi trasportarlo all'ospedale di Cortina.ALPINISTA PERDE LA VITA DOPO UN VOLO DI 60 METRI
Sappada (BL), 13-06-09
Era fermo in sosta al quarto tiro, quando all'improvviso è precipitato per una sessantina di metri, fermandosi più sotto in un terrazzino. E' morto per i traumi riportati, A.C., 35 anni, di Tolmezzo (UD), impegnato nella scalata della via Simone-Bea, sulla Torre dei Fiori, nel gruppo del Peralba. L'alpinista, che con due compagni di cordata aveva completato circa metà percorso, si trovava a 130 metri di altezza rispetto alla base della parete nel momento in cui è avvenuto l'incidente, le cui cause sono in fase di accertamento. L'allarme è stato lanciato da un escursionista di passaggio - i due amici erano senza cellulare - che ha assistito alla caduta. Poichè l'eliambulanza di Pieve di Cadore era impegnata in un altro intervento, sul posto è stato inviato il Pelikan 2 di Bressanone, che ha imbarcato due tecnici del Soccorso alpino di Sappada, mentre un'altra squadra di soccorritori raggiungeva a piedi il rigugio Calvi, non distante dalla montagna. Il medico dell'equipaggio ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo, la cui salma, una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione dalla magistratura, è stata ricomposta e trasportata a valle, nella cella mortuaria di Sappada. Anche i due compagni di cordata sono stati recuperati dai soccorritori che li hanno caricati a bordo del velivolo utilizzando un verricello.ALPINISTA PRECIPITA IN MARMOLADA
Rocca Pietore (BL), 13-06-09
Precipita per una quartantina di metri e si ferisce gravemente. Un giovane alpinista originario di Bolzano, ma residente a Milano, L.O. (non è nota l'età), stava scalando la parete sud della Marmolada con un compagno. Convinti di risalire la via don Quixote, i due scalatori erano però completamente fuori dal tracciato corretto, a circa 100 metri di altezza rispetto alla base della parete, spostati a sinistra a causa delle errate relazioni sulla via trovate in internet. Dopo la sosta del primo tiro, il ragazzo ha iniziato il secondo, ma è scivolato trascinando con sé nella caduta le protezioni che aveva fissato sulla parete e si è fermato una quarantina di metri più in basso. L'amico ha chiesto aiuto al 118. Sul posto è arrivata l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, che ha imbarcato un tecnico del Soccorso alpino della Stazione della val Pettorina per facilitare il recupero. Sbarcati con un verricello, i soccorritori hanno stabilizzato l'infortunato, che era cosciente seppur in gravi condizioni, e lo hanno trasportato a valle utilizzando il gancio baricentrico. L'alpinista è stato poi accompagnato all'ospedale di Belluno.MUORE DURANTE UNA SCALATA
Sappada (BL), 13-06-09
Le squadre del Soccorso alpino di Sappada, con l'ausilio dell'elicottero Pelikan 2 di Bolzano, stanno recuperando il corpo di uno scalatore precipitato dalla parete della Torre dei Fiori sopra il rifugio Calvi. A breve maggiori dettagli.SQUADRE FUORI SULLE MARMAROLE PER UN FALSO ALLARME
Lozzo di Cadore (BL), 10-06-09
Sono rientrate dopo le 18 le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore, allertate per individuare una persona infortunatasi su un sentiero, emergenza poi rivelatasi un falso allarme. Otto soccorritori, partiti attorno alle 12.30, si sono suddivisi in coppie e hanno percorso i sentieri attorno al rifugio Ciareido, risalendo il sentiero attrezzato Amalio De Prà e raggiungendo forcella Marmarole e forcella San Lorenzo nel gruppo delle Marmarole. Anche l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato una ricognizione dall'alto, che ha dato esito negativo. Dopo aver perlustrato una vasta area senza rinvenire alcuna traccia, le squadre sono rientrateESERCITAZIONE CONGIUNTA BELLUNO-LONGARONE
Longarone (BL), 09-06-09
Si è svolta ieri in serata un'esercitazione congiunta tra le Stazioni del Soccorso alpino di Belluno e Longarone, con oltre una trentina di tecnici alternati in operazioni con l'elicottero. In rapide rotazioni, l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore ha trasportato le squadre in quota, in una parete della valle del Desedan, non distante da Faè. I soccorritori si sono cimentati in imbarchi e sbarchi in hovering, nonchè in manovre di recupero in cui viene utilizzato il verricello. L'appuntamento rientra in uno dei periodici addestramenti svolti dalla Stazioni contermini, spesso chiamate a operare assieme in numerosi interventi, fissato anche in vista del maggiore impegno richiesto nel periodo estivo.RECUPERATA LA SALMA DI GIULIANO DE MARCHI
Pieve di Cadore (BL), 07-06-09
Si è appena concluso il recupero del corpo senza vita di Giuliano De Marchi, l'alpinista bellunese scomparso venerdì durante una scialpinistica sull'Antealo e morto a causa dei gravi traumi riportati durante una caduta. Qualche minuto prima di far rientrare l'elicottero dell'Air service center, che stava coadiuvando i soccorsi nei sopralluoghi dall'alto, l'equipaggio ha individuato il corpo bloccato tra la roccia e la neve in un crepaccio del canalino Lindemann, a circa 2.400 metri di quota, sopra forcella Piccola. L'elicottero ha sbarcato i soccorritori di San Vito e Pieve di Cadore, per poi accompagnare in quota un'altra squadra. Con il timore che il cielo potesse di nuovo chiudersi, e la nebbia impedire l'avvicinamento del velivolo, dopo aver ricomposto e imbarellato la salma, i tecnici la hanno calata lungo il nevaio per circa 300 metri. In un punto più accessibile, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha potuto imbarcare la barella che è poi stata trasportata a valle. La salma è quindi stata affidata al carro funebre.TROVATO IL CORPO SENZA VITA DI GIULIANO DE MARCHI, RECUPERO DIFFICILE
Pieve di Cadore (BL), 07-06-09
Durante un ultimo tentativo di perlustrazione da parte dell'elicottero, i soccorritori a piedi in rientro, l'equipaggio ha individuato il corpo senza vita di Giuliano De Marchi in un crepaccio. In questo momento il Soccorso alpino sta cercando di recuperare la salma dell'alpinista, ma le operazioni sono rese difficili dalle pessime condizioni atmosferiche.RICERCHE GIULIANO DE MARCHI: ANCORA ESITO NEGATIVO
Pieve di Cadore (BL), 07-06-09
Ancora nessuna traccia di Giuliano De Marchi, l'alpinista sessantaduenne originario di Conegliano (TV), bellunese d'adozione, scomparso venerdì durante un'escursione di scialpinismo sull'Antealo. Le ricerche del Soccorso alpino riprese questa mattina alle 7.30 non hanno purtroppo dato l'esito sperato. In mattinata l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito a portare in quota 7 squadre di tecnici, che sono scese lungo i canali percorribili di ogni versante della montagna, compreso più volte il ripido ghiaione del rientro, senza però individuare alcun segno di un eventuale passaggio. Quando le nuvole si sono alzate, l'elicottero ha effettuato una perlustrazione attorno all'Antelao, fermato nella parte più alta dal persistere della nebbia. Anche in questo caso non è stato individuato niente, così come è successo all'elicottero dell'Air service center che ha partecipato alla ricerca, ultimando più di un sopralluogo dall'alto. Le squadre di soccorritori stanno rientrando per riprendere domani mattina alla stessa ora. Oggi erano presenti una quarantina di tecnici delle Stazioni di Pieve di Cadore, San Vito di Cadore e Centro Cadore, più due finanzieri di Cortina.ANCORA NESSUNA NOTIZIA DELL'ALPINISTA DISPERSO
Pieve di Cadore (BL), 06-06-09
Hanno finora dato esito negativo le ricerche di Giuliano De Marchi, l'esperto alpinista bellunese di 62 anni, scomparso ieri durante un'escursione di scialpinismo sull'Antelao. Partito ieri mattina alle 7, ha lasciato la macchina parcheggiata non distante dal rifugio Scotter per dirigersi quasi sicuramente sull'Antelao. Alla sera, non vedendolo rientrare, i famigliari hanno lanciato l'allarme. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore ha iniziato a risalire la montagna e le ricerche si sono protratte fino alle 2.30, per poi riprendere questa mattina alle 6.30. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito a portare in quota una decina di soccorritori, prima che le condizioni proibitive del tempo impedissero ulteriori voli, ai quali si sono aggiunte altre squadre a piedi. Sono state perlustrate le vie classiche alla cima, nonchè il bivacco Cosi, dove si pensava in un primo tempo l'alpinista potesse aver trovato ricovero. Nelle vicinanze del bivacco alcuni soccorritori sono stati coinvolti dalla caduta di un fulmine, senza riportare fortunatamente gravi conseguenze. Per la prima volta, con la collaborazione dei carabinieri di Cortina d'Ampezzo e Pieve di Cadore, si è risaliti al tracciamento del cellulare ed è stato individuato il suo passaggio nella cella del Monte Tudaio. Il dato però ancora grezzo non permette di definire un orario certo. Poco fa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha tentato di avvicinarsi all'Antelao per un sopralluogo dall'alto, che potrebbe escludere alcune aree e verificare anche la presenza di valanghe recenti, alcune staccatesi nella notte, mentre i soccorritori scendevano. Il tempo però non ha dato tregua e il velivolo è dovuto tornare alla base. Le squadre sono state fatte rientrare per riprendere le ricerche domani mattina alle 7. Oggi erano presenti una trentina di tecnici delle Stazioni di Pieve di Cadore, San Vito di Cadore e Cortina.SESSANTA SPELEOLOGI SI ESERCITANO IN GROTTA
Monte di Malo (VI), 05-06-09
Per domani e domenica la 6^ Delegazione speleologica del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) ha organizzato un'esercitazione interregionale di soccorso nella grotta del Buso della Rana a Monte di Malo (VI). Durante l'addestramento, cui prenderanno parte una sessantina di tecnici provenienti dalle stazioni di Vicenza, Verona, Veneto Orientale, Trento e Bolzano, verrà simulato il recupero di un infortunato da una delle diramazioni della grotta più distanti dall'ingresso (il ramo verde). Per effettuare il trasporto della barella con l'infortunato si alterneranno all'interno della grotta varie squadre di soccorritori, che dopo avere steso un collegamento telefonico tra il campo base, posto all'esterno della grotta e il luogo della simulazione dell'incidente, provvederanno, sotto la guida dei medici e degli specialisti sanitari al condizionamento dell'infortunato e al suo trasporto fino all'esterno. Le operazioni, che inizieranno domani mattina, saranno rese più complicate dalla morfologia delle gallerie della grotta, spesso strette, allagate e con passaggi difficili e dalla particolare cura posta nel trasporto del ferito. Per questi motivi il recupero sarà particolarmente lungo e laborioso e si protrarrà per tutta la giornata di sabato e per l'intera notte tra sabato e domenica, nell'intento di riuscire a fare vedere nuovamente la luce all'infortunato nella mattinata di domenica. Questa esercitazione è particolarmente importante perché permetterà di testare in uno scenario reale le problematiche di un intervento complesso di soccorso e le difficoltà di coordinare le varie squadre di tecnici e la razionalizzazione dei materiali utilizzati nel recupero. La scelta del Buso della Rana è dettato dal fatto che questa è indubbiamente la grotta più frequentata del Veneto e che è una delle poche "speleo-escursionistiche". A questo si aggiunge che gli attuali limiti esplorativi della grotta sono posti a parecchie ore di progressione dall'ingresso. Il Buso della Rana inoltre è una cavità con un regime idrico importante che risente in breve tempo delle precipitazioni esterne, rendendo alcuni tratti non transitabili con condizioni meteorologiche avverse. Parecchi infatti sono stati gli interventi di soccorso che hanno visto i tecnici del Cnsas portare soccorso, con non poche difficoltà, a gruppi di speleologi o speleo-escursionisti bloccati proprio a causa delle piene causate da temporali esterni.SOCCORSA GIOVANE COPPIA NELLA NOTTE
Alleghe (BL), 04-06-09
Bloccati sopra ripidi salti di roccia, due giovani di Ravenna sono stati portati in salvo ieri notte da una squadra del Soccorso alpino di Alleghe. D.R, 23 anni, il ragazzo, E.R., 18 anni, la ragazza, entrambi di Bagnacavallo (RA) erano partiti in mattinata per un'escursione diretti al rifugio Coldai, nel gruppo del Civetta. Al momento di rientrare verso i Piani di Pezzè e Alleghe hanno intrapreso la discesa del sentiero di Ru de Porta. Nel canale ancora abbondantemente innevato hanno smarrito la traccia, proseguendo molto più in alto e finendo incrodati sopra una parete verticale. La stanchezza, la paura e l'incapacità di tornare sui propri passi li hanno bloccati, anche perchè non attrezzati per muoversi in sicurezza sulla neve. Inevitabile la chiamata al 118 attorno alle 19. Poichè l'eliambulanza di Pieve di Cadore era impegnata in un trasferimento, è decollato l'elicottero di Treviso emergenza, con a bordo il tecnico del Soccorso alpino di turno, mentre una decina di soccorritori di Alleghe partiva dai Piani di Pezzè. Dopo averli individuati, il velivolo ha tentato di recuperarli utilizzando il verricello. Purtroppo forti raffiche di vento hanno reso impossibile l'operazione. L'elicottero ha quindi portato in quota 8 soccorritori ed è poi rientrato, in scadenza di effemeridi. La squadra ha raggiunto a piedi i due ragazzi. Dopo averli assicurati, i tecnici li hanno calati lungo i salti di roccia, per poi scendere in corda doppia. Il gruppo è poi proseguito nel canale fino a riprendere il sentiero dove un'altra squadra stava andando loro incontro. Dai Piani di Pezzè, i due escursionisti sono stati accompagnati infine ad Alleghe con i fuoristrada. L'intervento si è concluso poco prima di mezzanotte.ESCURSIONISTA COLTO DA MALORE
Sappada (BL), 02-06-09
Diretto da Cima Sappada alle sorgenti del Piave, un escursionista originario di San Pietro di Cadore (BL), ma residente ad Aldeno (TN), si è sentito male lungo il percorso e l'amico che era con lui ha lanciato l'allarme al 118, poco prima delle 8. Sul posto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, mentre era pronta a partire una squadra del Soccorso alpino della Stazione di Sappada, se il luogo non fosse stato facilmente accessibile. L'uomo, F.C, 60 anni, quasi sicuramente colpito da infarto, è stato imbarcato sul velivolo e trasportato all'ospedale di Belluno, dove è stato poi deciso il suo trasferimento a Treviso.SCIVOLANO IN UN CANALE INNEVATO
Tambre (BL), 01-06-09
Dopo essere saliti sul Cimon di Palantina in Alpago, uno con gli sci d'alpinismo, l'altro con scarponi ramponati, due escursionisti sono scivolati per diversi metri in un canale innevato, mentre cercavano di raggiungere il rifugio Semenza. I due amici entrambi di Caneva (PN) volevano raggiungere il rifugio lungo il sentiero alto che taglia in cresta, quando una cinquantina di metri sopra il Sasson della Madonna è avvenuto l'incidente. G.Z., 48 anni, ha avuto la peggio cadendo lungo il canale e finendo incastrato tra la neve e la roccia. Il compagno, S.P., 40 anni, è riuscito a fermarsi più a monte e a lanciare l'allarme poco dopo le 10. Sul posto l'eliambuanza di Pieve di Cadore, mentre era pronta a intervenire a Col Indes una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago. L'elicottero ha sbarcato medico e tecnico del Soccorso alpino con un verricello di 10 metri, recuperando l'infortunato più grave allo stesso modo. Successivamente ha imbarcato in hovering il secondo escursionista. G.Z. è stato trasportato all'ospedale di Belluno in elicottero con un sospetto trauma cranico e frattura a un braccio, S.P. è stato invece accompagnato in ambulanza, con una probabile caviglia rotta.CADE CON IL KITESURF SUL GRETO DEL LAGO
Farra d'Alpago (BL), 25-05-09
Un appassionato di kitesurf, del quale al momento non sono note le generalità, è stato trascinato sul greto del Tesa, affluente del lago di Santa Croce, procurandosi traumi al volto e al corpo. L'uomo aveva probabilmente appoggiato la vela a terra, quando un colpo di vento l'ha gonfiata strappandolo dal suolo e facendolo precipitare tra l'acqua e il terrreno. L'allarme è scattato attorno alle 17.30, sul posto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e personale del Soccorso alpino dell'Alpago. L'infortunato, cui sono state prestate le prime cure dal medico di bordo, è stato imbarellato e caricato sull'eliambulanza per essere trasportato all'ospedale di Belluno.FINISCE SUGLI ALBERI CON IL PARAPENDIO
Pedavena (BL), 05-05-09
Un velista ungherese è rimasto sospeso con il parapendio tra gli alberi nel tentativo di evitare i fili dell'alta tensione. Partito da Levico, l'uomo non riusciva più a prendere quota sopra Croce d'Aune e ha tentato un atterraggio di fortuna, finendo però contro alcuni abeti. Sul posto è stata inviata attorno alle 14.20 una squadra di 5 tecnici del Soccorso alpino di Feltre. Quando sono arrivati sul posto, il velista, incolume, era riuscito a scendere autonomamente. I soccorritori lo hanno quindi aiutato a recuperare la vela, per poi accompagnarlo a Feltre.Soccorso Alpino e Speleologico Veneto
servizio di Michela Canova
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