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Soccorso Alpino di Belluno

Comunicati stampa


VALANGA NELLA NOTTE SUL PASSO FEDAIA

Passo Fedaia, 29-12-05
Una valanga si è staccata nella notte dal versante del Padon, sotto la Mesola, al confine tra i comuni di Rocca Pietore e Canazei, invadendo la sede stradale. L'allarme poco prima dell'una ha allertato l'unità cinofila della Stazione del Soccorso alpino di Rocca Pietore per verificare che sotto la massa di neve non fosse rimasta intrappolata alcuna macchina in transito. Cane e conduttore hanno passato più volte il fronte della valanga, oltre 10 metri, con circa tre metri di profondità nell'accumulo centrale, senza rinvenire alcuna traccia. Sul posto sono sopraggiunti alcuni tecnici della Stazione del Soccorso alpino di Alleghe che hanno provveduto alla bonifica, percorrendo la superficie con le sonde, assieme ai vigili del fuoco di Caprile e Canazei, fino alle 2.30. Fortunatamente l'esito è stato negativo e la strada è stata sgomberata dalla neve.

VERIFICA DEGLI IMPIANTI A FUNE A SAPPADA

20-12-05
Si è svolta ieri nel tardo pomeriggio una verifica degli impianti a fune di Sappada. Su richiesta dell'Ispes, l'ente certificatore, la Stazione del Soccorso alpino di Sappada, con alcuni rappresentanti del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo, ha proceduto a simulare alcune tecniche di intervento sulla seggiovia della pista nera. Dodici tecnici si sono alternati nel recupero di persone rimaste bloccate sugli impinati, eseguendo le manovre necessarie allo sgombero in caso di emergenza. La verifica annuale è anche un'occasione di addestramento che in ogni caso la Stazione di Sappada svolge almeno altre tre volte nella stagione invernale. Le operazioni si sono succedute secondo le modalità e la tempistica richieste.

CADE DURANTE IL FUORI PISTA

Cortina (BL), 18-12-05
Una sciatrice di origine italiana, ma residente a Londra, è caduta mentre con un'altra persona stava facendo fuori pista in zona La Frana, sulla 5 Torri. L'allarme è arrivato al Suem 118 attorno alle 13.30. Subito è decollato l'elicottero di Pieve di Cadore che in breve ha raggiunto il luogo dell'incidente. Il tecnico del Soccorso alpino è stato sbarcato utilizzando un verricello di 5 metri. Raggiunta e stabilizzata la donna, A.F., 44 anni, è stata imbarcato nello stesso modo, per essere trasportata all'ospedale di Cortina, con un probabile trauma al ginocchio.

GIOVANE SCIATRICE SI FERISCE SULLE PISTE

Zoldo Alto (BL), 18-12-05
Stava scendendo sulla pista delle Coste con alcuni amici, tra Pala Favera e Pecol, quando, forse per aver incrociato gli sci, è caduta ferendosi seriamente ad una gamba. L'allarme per la ragazza, T.A., 20 anni di San Giacomo Veglia (TV), è stato lancato verso le 14.30. Sul posto erano già presenti i tecnici del Soccorso alpino che fanno servizio pista ed è poi arrivato l'elicottero di Pieve di Cadore, che è atterrato nelle vicinanze. Visitata ed immobilizzata, la giovane è stata imbarellata, con l'aiuto del tecnico di elisoccorso, ed imbarcata sul mezzo che è decollato in direzione dell'ospedale di Belluno, per una probabile frattura.

BRUTTA CADUTA PER UNO SCIATORE

Alleghe (BL), 14-12-05
E' caduto, forse per un malore, mentre stava scendendo con amici sulle piste del Col dei Baldi. Uno sciatore di Burano (VE), G.B., 63 anni, è stato soccorso dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore attorno alle 15.30. Medico e tecnico del Soccorso alpino sono stati sbarcati in hovering nelle vicinanze del luogo dell'incidente. L'uomo, visitato ed imbarellato, è stato poi trasportato all'ospedale di Belluno, con sospetti politraumi.

RISTROVATO IL CORPO DELLA DONNA RIMASTA SOTTO LA VALANGA

Ravascleto (UD), 13-12-05
E' stato rinvenuto questa mattina attorno alle 9 il corpo di Maria Rosa Cucchiaro, la donna di 42 anni di Gemona, rimasta sepolta con il compagno sotto una valanga. La coppia, con il proprio cane, era partita domenica in mattinata per una passeggiata con le ciaspe sul monte Crostis. Gli ultimi ad incrociare i due escursionisti alcuni cacciatori che scendevano da malga Tarondon e domenica alle 11.30 circa li avevano incrociati mentre stavano risalendo. L'allarme è scattato quando non si sono presentati ad un appuntamento fissato alle 19. Nella notte sono cominciati i primi sopralluoghi delle squadre del Soccorso alpino che hanno seguioto con gli sci e le torcie le tracce lasciate nel manto, fino a dove il vento non le ha cancellate. Le ricerche si sono interrotte all'una e mezza, per riprendere ieri alle 7. Una prima squadra ha fatto una ricognizione con l'elicottero attorno alle diverse malghe presenti nel luogo, per verificare se la coppia avesse pernottato da qualche parte, eventuali segnali di passaggio, o per verificare distacchi di slavine, già segnalati nei giorni scorsi. Diverse squadre sono risalite e scese con gli sci, procedendo alla bonifica di una valanga individuata dall'alto, senza però rinvenire alcuna traccia. Durante una delle rotazioni è stato intravisto uno zaino che emergeva da un accumulo di neve tra gli alberi, provocato da un'altra slavina. I tecnici del Soccorso alpino hanno quindi cominciato la ricerca, rintracciando prima una delle ciaspe ed individuando in seguito uno scarpone e il corpo di Ezio Treu, 41 anni, originario di Gemona, verso le 15.30. I volontari hanno quindi intensificato le ricerche, ma la comparsa di una bufera di neve ha costretto l'elicottero a recuperare alcune squadre, mentre altre continuavano, per poi scendere a valle a piedi. Questa mattina alle 7, i tecnici hanno ripreso a sondare la slavina e, alle 9, il Recco, dispositivo di segnalazione, ha dato un segnale positivo ed è stato individuato il corpo della donna. Alla ricerca hanno preso parte una cinquantina di persone del Soccorso alpino, con le Stazioni di Forni Avoltri, Udine, Moggio, Pontebba, Cave del Predil e Valcellina, la Guardia di Finanza, l'Ufficio valanghe del Corpo forestale regionale e i carabinieri di Tolmezzo. Erano inoltre presenti 3 unità cinofile da valanga del Friuli e 3 del Soccorso alpino Bellunese, più due tecnici, chiamate a collaborare alla ricerca ieri sera.

SOCCORSO SCIALPINISTA SUL PASSO PADON

Rocca Pietore (BL), 11-12-05
Stava percorrendo con altre persone il canale che scende da Porta Vescovo al lago Fedaia, Passo Padon, poco sopra i 2.300 metri di quota, quando ha sbattuto contro una roccia. Alle 11, la chiamata al Suem 118. L'elicottero di Pieve di Cadore ha sbarcato in hovering medico e tecnico di elisoccorso nelle vicinanze dell'incidente, mantre un tecnico della Stazione del Soccorso alpino della Val Pettorina si preparava ad intervenire se fosse stato necessario ulteriore supporto. Lo scialpinista, D.D.R., 53 anni, di Feltre è stato visitato e caricato a bordo, per essere trasportato all'ospedale di Feltre con un sospetto trauma toracico.

VALANGA SUL PELMO, SCIALPINISTA ILLESO

San Vito di Cadore (BL), 11-12-05
Stavano scendendo dalla Forca Rossa, parete nord del Pelmo, a circa 2.600 metri di quota, quando si è staccata una valanga che ha travolto uno dei due scialpinisti, trascinandolo per circa 200 metri. L'allarme è arrivato alla centrale del Suem alle 10. Subito sono state allertate le squadre delle Stazioni di Selva di Cadore e Valle di Zoldo, mentre due tecnici della Stazione di Longarone, che il fine settimana fanno soccorso piste sulla cima della Grava nello Zoldano, erano già pronti per essere imbarcati dall'elicottero. Fortunatamente, ancora prima che il mezzo decollasse, con a bordo medico, tecnico di elisoccorso ed unità cinofila da valanga, lo scialpinista ha fatto rientrare l'allarme. L'uomo si è liberato da solo dalla coltre di neve, pur perdendo uno sci, e ne è uscito illeso. Nella zona sono in molti oggi a praticare scialpinismo - compresa una comitiva di una decina di persone che, passando accanto allo sciatore, non si è neanche fermata per accertarsi che stesse bene - è già ieri nonostante il pericolo valanghe non sia eccessivo, si è verificata una situazione analoga. Nello stesso posto, infatti, il distacco di una massa nevosa ha sfiorato uno scialpinista, portandogli via gli sci, senza per fortuna alcuna altra conseguenza. Sebbene non ci siano ancora eccessivi carichi in quota, il freddo eccessivo non ha ancora permesso la completa coesione fra gli strati e il consolidamento del manto. Le disattenzioni, anche elementari, dettate dalla foga di alcuni appassionati di questa disciplina, possono risultare fatali, se l'accesso alla montagna non è in completa sicurezza (compresa l'attrezzatura: Arva, pala e sonda). I versanti, specialmente quelli a nord, sono ancora molto fragili e i distacchi possono essere causati anche da pesi minimi sulla superficie.

MUORE PER INFARTO SULLA PISTA DA SCI

Livinallongo (BL), 10-12-05
Stava percorrendo la pista Belvedere ad Arabba, quasi in cima al passo Pordoi, quando si è accasciato per un malore. L'uomo, Emiliano Tomassini, 53 anni di Perugia, è stato subito soccorso dalla polizia in servizio sulle piste e da un medico che si trovava per caso nel luogo del malore, mentre veniva richiesto l'intervento dell'elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore, poco prima delle 10, e una squadra della Stazione del Soccorso alpino di Livinallongo si preparava a partire, qualora fosse stato necessario. L'equipaggio, medico e tecnico di elisoccorso, è stato sbarcato in hovering nelle vicinanze. Purtroppo ogni tentativo di rianimazione è risultato vano e per l'uomo non c'è stato niente da fare.

IL SOCCORSO ALPINO INCONTRA LE SCUOLE

Ponte nelle Alpi (BL), 03-12-05
Il soccorso alpino nelle scuoleOltre 220 studenti delle scuole medie di Ponte nelle Alpi hanno partecipato oggi ad un incontro con i tecnici del Soccorso alpino della Stazione di Longarone. Articolato in due momenti, uno teorico in aula, dove è stato presentato ai ragazzi il Cd rom "Un Agazon per amico", ed uno dimostrativo nella palestra della scuola, l'appuntamento era mirato a spiegare cos'è e in che ambiti opera il Soccorso alpino. Suddivisi in due gruppi, gli studenti hanno dapprima seguito in classe una "lezione" tenuta dal delegato della II zona Bellunese Roberto De Rocco, che ha illustrato loro tutti gli aspetti dell'organizzazione, attraverso il Cd rom, realizzato appositamente per le scuole bellunesi e che è poi stato consegnato a ciascuno dei ragazzi e ai docenti. Nella seconda parte dell'incontro nella palestra della scuola, Angelo De Vich, tecnico che coordina le ricerche delle persone scomparse, ha spiegato gli interventi di soccorso in valanga e l'utilizzo di Arva - lo strumento che, trasmettendo onde radio, permette di individuare chi rimane sepolto dalla neve - pala e sonda. I ragazzi si sono poi prestati, molto volentieri, a fare da figuranti per i cani da valanga delle 4 unità cinofile presenti, nascondendosi per mettere alla prova il fiuto degli animali. Nell'ultima fase, mentre alcuni volontari simulavano il recupero con la barella di un ferito in parete, Giacomo Cesca, tecnico della Stazione di Longarone entrava nel dettaglio dell'intervento, approfondendo ogni passaggio delle operazioni. La formazione rientra in uno dei compiti istituzionali del Soccorso alpino, che proseguirà nei mesi a venire gli incontri con gli studenti. In allegato un momento dell'incontro.

servizio di Michela Canova

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