VIA SAN PIETRO, VIA DEL CANSIGLIO E TORRIONE
Usciti dalla chiesa di S.Pietro, ci troviamo nell'omonima piazzetta.
non imbocchiamo il vicolo S.Pietro, che ci riporterebbe in via Mezzaterra,
ma proseguiamo verso nord, lungo via S.Pietro, prima, e via
del Cansiglio, dopo.
L'edificio che nell'angolo tra il Vicolo S.Pietro e la Via S.Pietro
é il Palazzo Grini, che risale al sec. XVI. Da notare la "Porta
dei Morti", la porta accostata alla porta principale, così chiamata
perché serviva per l'uscita del feretro, quasi a non contaminare l'entrata
principale.
Al
termine di Via S.Pietro si diparte un bivio: a sinistra Via Pierio
Valeriano e, quindi, ancora in Piazza del Mercato (delle Erbe);
proseguendo invece a destra per via del Cansiglio ci si allontana
dal quartiere religioso dei francescani, fino a giungere in Piazza Mazzini,
detta dai bellunesi "Piazza del pesce", per il mercatino che si tiene
qui ogni giorno (non più del pesce, ma di generi alimentari).
Ma leggiamo un'autorevole descrizione del quartiere, pubblicata dall'
Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali: "E' doloroso
passare oggi per queste strade, riandando con il pensiero ai tempi del
medioevo, quando queste contrade pulsavano di vita, mentre oggi sono
deserte ed abbruttite, tra l'altro dalla presenza ingombrante delle
auto.(..)
Ora, c'è soltanto abbandono e, in parte, sfacelo. Portoni e balconi
chiusi su antiche mensole di pietra sono preda dell'acqua, delle muffe,
delle ragnatele. Non dicono più nulla. Alcuni edifici presentano occhiaie
vuote, aperte sul buio. Eppure qui la vita sarebbe gradevole, i
bambini potrebbero giocare su queste vie fuori dal traffico. Più in
là, sulla porta di casa, in via Mezzaterra, con la quale queste stradine
erano e sono collegate da vicoli, cortili e volti, si può acquistare
ogni cosa che serve alla vita. I servizi sociali, accessibilissimi perché
tutti raggruppati al centro, renderebbero la vita più facile e qualitativamente
superiore.
Raggiunta Piazza Mazzini, si osserva sulla sinistra il cancello
di accesso al cortile del Torrione.
[La foto il particolare dei lampioni a muro in ferro battuto posti sui
pilastri del cancello di entrata: l'eleganza del motivo floreale e la
fattura elle decorazioni, non usuali a Belluno, fa pensare siano opera
del fabbro milanese Mazzucotelli, operante anche nel Trevigiano.]
Da quassù, è possibile vedere il vecchio quartiere di Borgo Pra dall'alto,
affacciandosi dal muretto del cortile, così come il Quartiere Ardo,
sulla sinistra.
Il torrione fu costruito probabilmente sulle rovine di un fortino romano,
ma già nel Cinquecento era nelle condizioni pressoché attuali.
Ne X secoloal suo posto vi era un Castellodetto Dollone e poi Doglion.
E' quindi uno dei più significativi monumenti storici della ci
ttà.
Salendo sul torrione si può osservare non solo un bellissimo panorama,
ma anche le finestrelle strombate utilizzate dai balestrieri per difendere
la città. Scendendo si può accedere al camminamento esterno dell'antico
torrione, tramite una gradinata. Da qui, sono ben osservabili la grandezza
dell'opera difensiva, lo spessore delle mura e...le edere di cui esso
è vittima.