PIAZZA VITTORIO EMANUELE
La piazza con i palazzi tra i quali si apre la via Ricci - Palazzo Doglioni - Palazzo Fulcis De Bertoldi
Proseguiamo verso est, lasciandoci alle spalle la Piazza dei Martiri, fino alla piazza Vittorio Emanuele, detta anche Picol Kampedel (o piazzetta della legna), costuituente una sorta di avanpiazza rispetto alla Piazza Kampedel. Un tempo costituiva lo sbocco all'uscita della principale porta di accesso alla città antica: Porta Dojona: uno slargo tra l'attigua Piazza dei Martiri e l'inizio della strada per il Cadore.
La piazza č delimitata dal Teatro Comunale a sud e da, in senso antiorario, porta Dojona, gli edifici che fanno angolo con via Roma, il Palazzo Fulcis-de Bertoldi la cui lunga facciata è dovuta all'intervento dell'archit. Alpago Novello che nel 1776 unì tre edifici prima separati, il palazzo della Farmacia Perale o Casa Trois palazzetto del settecento,l'elegante rinascimentale Palazzo Doglioni, realizzato nel primo '500 con iserti del secolo precedente oggi sede del Banco Ambrosiano veneto ed i palazzi ad ovest (il "canton de la pelagra").
Il Teatro Comunale, opera realizzata dell'architetto feltrino Segusini nel 1833-35, chiude la piazza dei Martiri ad est e sacrifica porta Dojona tra due masse edilizie. L'edificio č in stile neoclassico, la facciata č impostata su colonne corinzie reggenti la parte alta dell'edificio; lo zoccolo di base presenta una gradinata d'accesso con due leoni (opera di P.Zandomeneghi, simboleggianti la musica e la poesia); l'attico superiore presenta quattro statue settecentesche che vennero acquistate dai bellunesi presso gli eredi del Canova. Il Teatro fu restaurato nel 1866, gli intonachi esterni nel 1982.