SantaMaria dei Battuti
Ripercorrendo a ritroso Via Torricelle, alla destra del Palazzo Doglioni
si trova via S.Maria de' Battuti,
una delle più antiche contrade di Belluno.
Sulla destra incontriamo Palazzo Coraulo, che conserva l'antica
colorazione rosata e "presenta il tipico impianto di palazzo bellunese
con androne, piano di servizio con sottostanti cantine e piani nobili
superiori. La pietra usata è quella di Castellavazzo" (De Bortoli).
Proseguendo, sulla sinistra, l'ex-ospedale dei Battuti (foto
a destra).
Già prima del 1360 si trovava qui, entro le mura cittadine, un ospizio
per poveri e viandanti. Il bel palazzo cinquecentesco visibile oggi
pare sia stato costruito intorno al 1520 e subito adibito al
precedente uso di ospizio per viandanti e malati, sempre gestito dalla
Confraternita de' Battuti (sorta nel 1310). Tale funzione venne svolta
fino al 1793, quando l'ospedale venne trasferito in via Loreto,
dove è rimasto fino al dopoguerra.
Il Vicolo S.Maria de' Battuti ricongiunge via S. Maria a Via Mezzaterra.
Di fronte all'ospedale, si trova la chiesa di S.Maria de'Battuti
in evidente stato di abbandono. Di impostazione gotica (forse i francescani
si ispirarono alla chiesa di S.Pietro) fu edificata intorno al 1330,
nel corso del secolo fu abbellita sempre più, ornata di dipinti di artisti
famosi (Vivarini, Paris Bordone, Caliari, Tiziano, Ridolfi e Diziani),
nel 1415 si costruì la torre campanaria, nel 1429 furono terminati i
lavori nel presbiterio.
Nel primo decennio del 1800 iniziò la decadenza: la chiesa passò al
demanio e fu chiusa. Alla fine del secolo, il portale gotico venne tolto
per essere collocato nella porta laterale della chiesa di S.Stefano.
Nella foto è visibile la nuda facciata della chiesa, il semplice rosone
centrale in pietra di Castellavazzo.
Proseguendo lungo la via, si giunge all'omonima piazzetta, al cui centro
si può osservare la seconda fonte d'acqua della contrada (l'altra
era una sorgente nel cortile interno dell'ospizio, risalente al 1522).
La fontana si trovava fino al 1847 davanti alla chiesa di S.Pietro.
Come testimoniato dalle foto, la fontana è sormontata dalla statua di
Sant'Elena (l'originale si trova nel museo civico), tolta dalla fontana
di Santa Croce.
Sul dado, da cui escono le canne dell'acqua, sono incisi scudi e lettere
(nel lato nord, lo stemma di Belluno).