Chiesa di S.Pietro - Cappella Fulcis

La chiesa fu edificata in sostituzione della vecchia chiesa di S.Pietro (quella costruita dai francescani nel 1326), perché cadente, su progetto del minore conventuale Lodovico Pagani. La facciata della chiesa presenta una sola porta di ingresso, una finestra alta e numerosissime irregolarità murarie.
L’interno mostra immediatamente la chiesa barocca, ad unica navata rettangolare; presbiterio ed asbide legati insieme dalla trabeazione in pietra, su cui si imposta il cielo con volta a botte. Le pareti laterali sono in pietra rossa e grigia di Castellavazzo, sono speculari ed hanno entrambe due archi a tutto sesto a fondo rientrante e tre finestroni ciechi di stile barocco.
Dietro l’altare, a semicerchio, il coro per la recita dell’Ufficio Divino, con stalli in legno.

Il solenne altare maggiore è coronato da un opera concepita da Andrea Brustolon (1662-1732), un copricielo ligneo, nell’esecuzione del quale pare sia intervenuto lo stesso Brustolon.
Di Sebastiano Ricci, la “S.Conversazione” (1704) con la Vergine ed i SS. Pietro e Giovanni Battista, al centro dell’abside. Quest’opera fu commissionata dal nobile Pietro Fulcis in occasione della costruzione della Cappella Fulcis (accesso dalla chiesa). I due dipinti laterali, raffiguranti S.Pietro e S.Paolo sono invece opera di Andrea Schiavone (1522-1569), così come l’”Annunciazione” (collocata sopra la porta di ingresso).

Fra gli altari laterali, due sono uguali, in marmo, eleganti, in stile barocco; di autore ignoto, fatti costruire da un minore conventuale, risalgono al ‘700 (quello di destra dedicato alla vergine Immacolata, quello di sinistra a Sant’Antonio da Padova). Gli altri due altari laterali hanno uno stile neoclassico e danno la sensazione di essere un corpo estraneo.
Per quanto riguarda i primi due altari, quelli marmorei, da rilevare che le sculture ( del 1904) poste sulle mensole affiancanti i due altari sono opera dell’artista Angelo Majer (Goima di Zoldo 1865-Venezia 1913), allievo di Valentino Panciera Besarel e che contribuì alle decorazione del palazzo di Schonbrunn. Le sculture di destra raffigurano S. Giuseppe e S. Anna, quelle di sinistra i SS. Francesco e Antonio Abate.
Negli altari ottocenteschi, da osservare due pale in legno di cirmolo, raffiguranti la Crocifssione (a dx) e S.Francesco Saverio (a sn), scolpite da Andrea Brustolon e considerate la sua migliore opera.

Uscendo dalla porta laterale destra, si accede, tramite un cunicolo, la Cappella Fulcis, dedicata in antecedenza a San Bernardino da Siena ed ornata da una pala dello Schiavone. Il tabernacolo è opera del Brustolon. La cappella venne costruita nel 700, come tomba di famiglia per la nobile casata Fulcis e contiene due affreschi di Sebastiano Ricci: “La decollazione di Giovanni Battista” (il patrono dei Cavalieri di Malta, Ordine del quale Pietro Fulcis –il commissionante- faceva parte) e “La pesca miracolosa dell’obolo di S. Pietro” (S. Pietro era il patrono personale).
I due affreschi e la pala arricchiscono la cappella, una delle più belle ed equilibrate realizzate nel Seicento in Europa.

close page